SILVIA RAMALLI
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Casa è dove ti senti bene

Il blog

fiori di bach per le tue piante da interno

20/7/2022

 
Sapevi che anche le piante da interno possono trarre beneficio dalle essenze floreali?
Sono di grande sostegno in diversi momenti delicati, in questo articolo vediamo quando e come utilizzarli.
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I rimedi floreali sono simili a quelli omeopatici, sono rimedi vibrazionali che sfruttano come principio la memoria dell'acqua. Gli usiamo per sostenere le nostre emozioni e sensibilità, ma utilizzati in ambiente o sulle piante, possiamo estrapolarne il loro "architipo" e andare oltre le emozioni.
Per esempio, il semplice Rescure Remedy, che è una composizione di 5 essenze floreali, sostiene in tutte le situazioni di stress, sia emotivo che fisico, ed è il più versatile specialmente quando ancora non abbiamo preso confidenza con questi preziosi rimedi naturali.
Quando.
Ogni volta che si presenta una situazione di stress, come un rinvaso, un trauma, un trasporto in auto, un urto o uno stato di sofferenza che non sai a cosa attribuire.
Uno dei casi in cui è bene utilizzarli sono proprio i primi giorni dopo aver accolto una nuova pianta: c'è un tempo di cui la pianta ha bisogno di ambientarsi alle nuove condizioni di umidità, di luminosità etc. E' un momento delicato su cui ho appena scritto un post sulla mia pagina Instagram, lo trovi quì.
Come.

Proprio come per le persone e per gli animali, l'ideale è sarebbe far venire i fiori in contatto con la pianta 4 volte al giorno. Perchè?
A me piace spiegarlo così: è come se tu volessi accordare uno strumento e suoni il "la" più volte fino a tendere la corda al punto giusto, lo stesso si può dire per un "informazione energetica" come quella dei rimedi floreali.
In questo caso, l'informazione che arriva alla pianta è di ripristinare il normale equilibrio biologico e favorire l'adattamento.
Quanto.
Non c'è cosa più semplice, basta prestare attenzione e sapere che nel Rescue Remedy è presente una percentuale di alcol che funge da conservante, quindi una buona diluizione sarà necessaria. Quattro gocce in un nebulizzatore con circa 1/2 litro di acqua piovana o acqua del rubinetto lasciata decantare qualche ora, da nebulizzare sul terreno e sulle radici se sono esterne, meglio non su foglie e germogli!
Hai mai provato ad usare i fiori di Bach per le piante da interno?

6 consigli per una casa mindful

12/4/2021

 
Su Instagram uso spesso l'ashatag #mindfulhome, perchè è un espressione ormai diventata immediata, che ci connette a ritmi lenti e ad uno sguardo interiore. Mindfulness significa consapevolezza, una casa mindful è una casa che ti da un senso di centratura, di accoglienza e distensione. Oggi ho voglia di darti alcuni spunti per rendere la tua casa più mindful, più lenta e godibile, senza fare grandi interventi.
scritta mindfulness su foglio davanzale

La luce.

La qualità della luce è un elemento spesso trascurato, ma ha direttamente a che fare con il nostro sistema nervoso e addirittura il ritmo veglia-sonno. Di giorno la luce naturale non dovrebbe avere grandi ostacoli, se possibile persiane e scurini dovrebbero rimanere aperti per far entrare il calore e la salubrità della luce solare. Alla sera, scegli di avere più punti luce posizionati esattamente dove ti servono, limitando invece l'utilizzo delle lampade a soffitto che di solito si trovano al centro della stanza. Questo ti permette non solo di avere un atmosfera molto più accogliente ma anche di definire con la luce le zone funzionali dei tuoi ambienti.

La morbidezza.
Prediligi forme morbide e abbonda di cuscini e plaid, specialmente se nella tua casa ci sono molti spigoli e geometrie irregolari. Se mi leggi spesso sai quanta importanza do al tessile in una casa, ed è proprio perchè è la coccola più grande che tu possa farti attraverso di lei. Morbidezza è anche diffondere una musica gentile, scegliere una palette di colori neutra e naturale, e tenere in casa solo ciò che ti è realmente necessario eliminando il superfluo.

Il colore.
Per abitare una casa distensiva che ti aiuti a mantenere la tua centratura è davvero necessario che i colori non siano urlati, accesi, sgargianti. Non c'è niente di male in una casa vivace, anzi, ma non è qualcosa che fa per te se hai bisogno di calma e pace. Scegli una palette in cui prevalgano colori come  il salvia, carta da zucchero, rosa pallido ed i classici e amati colori della terra come il sabbia, il color corda, il tortora e il marrone. Potrai "accentare" questi colori neutri con complementi dal volume contenuto in tinte più vivaci o forti.

Materiali ed odori naturali.
Quando scegli un nuovo complemento da portare a casa, anche se fosse soltanto un nuovo set di presine, assicurati che sia confezionato in un materiale naturale e gradevole al tatto e all'odorato oltre alla vista. Profumare la casa è uno dei gesti di cura che hanno il più alto impatto sul benessere; scegli olii essenziali puri, da acquistare in erboristeria o farmacia, anche online, incensi artigianali o addirittura resine naturali da bruciare sui carboncini. Quelli naturali non sono solo profumi ma veri e proprio portatori di equilibrio sottile.

Le piante.
Prenderti cura di piante vive è una delle cose più mindful che ci siano. Le piante con il loro ritmi e le loro esigenze gentili ti invitano a rallentare i tuoi ritmi, ad entrare in una dimensione di accudimento e affetto. Portano una quantità incomparabile di bellezza, vivacità, armonia e colore. Senza dimenticare gli effetti calmanti che hanno sul nostro sistema psiche-corpo e l'impatto positivo sulla qualità dell'aria.

Una camera senza tecnologia.
Almeno una delle stanze che compongono la tua casa dovrebbe essere completamente priva di tecnologia, quella che ha più senso considerare è la camera da letto. Niente telefono sul comodino, torna alle vecchie sveglie e fai ritornare la tua camera da letto un luogo privato in cui riprendere contatto con te. Un consiglio extra: molla la tecnologia una o due ore prima di dormire, ne beneficerà la qualità del tuo sonno.
Vuoi una mano a rendere la tua casa più mindful? Prova la mia consulenza Abitati, sono sicura di poterti essere utile ;)
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routine mattutina. 6 punti per preparare la casa al tuo risveglio.

28/12/2020

 
 Una routine mattutina ce l’abbiamo tutti; più o meno tutti con la sveglia puntata sempre alla solita ora, un ordine preciso in cui passiamo dalla camera al bagno, poi alla cucina e ritorno prima di iniziare le attività della giornata.
Quello però che intendo qui è qualcosa di simile alla routine proposta nel famoso libro The Miracle Morning, in cui l’autore Hal Elrod ci spiega che vale la pena di anticipare il nostro risveglio di almeno un ora e compiere una serie di azioni che scandiscono la prima ora dopo il risveglio con lo scopo di rendere più piacevole ed energica l’intera giornata.

particolare di incensi accesi
Il mio modo di intendere la routine mattutina è simile a quello di Hal Elrod (a proposito, qui puoi leggere alcuni estratti del libro) ma forse un po' più semplice e naturalmente, coinvolge anche un'interazione con lo spazio.

Lo scopo di una routine mattutina è semplicemente quello di prendersi cura di sè utilizzando la parte della giornata che “ha l’oro in bocca” e può essere fatto con cura e creatività, scandendo il tempo anche attraverso lo spazio e rimanendo flessibili, senza sostituire quindi uno schema con un altro.


La tua casa può facilitare una buona routine mattutina?
Io credo proprio di si, e te lo dico condividendo con te i 6 punti principali di una buona routine che funzionano bene per me:


1 – Non tenere il cellulare e la sveglia sul comodino.
Tienili piuttosto sul comò o sulla panca ai piedi del letto se ne hai una. Questo ti può dare una mano a  svegliarti un pochino più velocemente muovendo da subito il corpo. Tenere il cellulare lontano serve soprattutto a perdere l’abitudine non troppo positiva di controllare le notifiche appena svegli* (lo fai anche te?)


1 – Lascia entrare luce ed aria, anche in inverno.
Dieci minuti sono sufficienti per ricambiare l’aria della notte, e puoi lasciare che avvenga mentre tu sei in bagno a lavare i denti. Se non sei abituat* al freddo magari ti costerà un pochino questo gesto in inverno ma credimi, nuovo ossigeno e aria frizzante aiutano moltissimo a prendere nuova energia per la giornata! Se ti piacciono gli incensi, questo è il momento migliore per accenderne uno.

2- Prepara con cura il letto per la sera.
Se fino ad adesso gli unici cuscini con cui hai rifatto il letto sono quelli per la notte, prova invece ad aggiungere cuscini rettangolari o quadrati per decorare il tuo giaciglio e renderlo veramente confortevole al tatto ed alla vista. Inclina in verticale i guanciali poggiandoli alla testata e metti davanti altri cuscini decorativi, scegliendo delle fodere in palette con la stanza e con il resto della biancheria. Ai 3/4 del letto, verso i piedi, adagia un plaid in misura matrimoniale, piegato più volte su sè stesso come un runner. Ti stupirà l’effetto Cozy che puoi ottenere con dei piccolissimi accorgimenti!
Camera da letto accogliente e spaziosa

3- Prevedi uno spazio per il raccoglimento.
Nella pratica miracle morning sono consigliati almeno 5 minuti di silenzio,  minuti in cui raccoglierti nella meditazione, in preghiera o in ascolto del respiro semplicemente. Quello che ti consiglio è di dedicare un area a questa attività, se non hai spazio andrà benissimo il tuo comodino. Allestisci pochi elementi ma che ti diano una sensazione di distensione e che ti aiutino a raccoglierti: una candela profumata, una lampada di sale, un immagine che ti dà serenità, i cristalli preferiti. Davanti al comodino potrai posizionare un cuscino da meditazione e stare nella posizione per te più comoda, anche sederti sul bordo del letto va benissimo. Preparare l’ambiente ad un attimo di raccoglimento ogni mattina è davvero utile per rilassare la tua mente; giorno dopo giorno potrai sentirne i benefici in termini di concentrazione e pienezza.

 
 
4- Dedica qualche minuto per scrivere i tuoi pensieri
Un quaderno per raccogliere pensieri e intenti per la giornata, i sogni appena fatti o le intuizioni che giungono, ed alla sera per fissare le cose che hai imparato durante la giornata trascorsa, e per cui provi gratitudine. Anche il tuo quaderno può trovare posto sul comodino, ti raccomando di regalartene uno con una copertina che ti piaccia davvero.


​
5- Colazione, la tua preferita. Come ti farebbe sentire entrare in cucina e trovare il tavolo pronto per la prima colazione? Questo è qualcosa a cui pensare la sera prima di andare a dormire; oltre a riordinare la cucina dopo la cena puoi già apparecchiare e magari farti trovare una candela da accendere ed il libro che stai leggendo, la moka già carica solo da accendere o la tortiera sul tavolo.
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Questa è più o meno la mia routine, che mi permetto di variare ogni volta che ne sento il desiderio, spero possa esserti utile! Anche tu segui una una routina mattutina? Com’è la tua?

Lo sapevi che puoi rendere la tua casa speciale unendo le migliori tecniche di home styling ai rimedi naturali d'ambiente? E' la combo perfetta per atmosfere di vero benessere. Richiedimi una call gratuita e vediamo come e se possiamo applicare questa super combo sulla tua casa ;)
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Quando abitare è abitarsi

14/12/2020

 
Capitano anche a te quei momenti di intensa rivalutazione? Quelli dove senti la necessità di cambiare qualcosa? A me capita piuttosto spesso, le chiamo "fasi di aggiornamento".
Di solito mi taglio i capelli (fatto), sposto o sostituisco qualcosa in casa (fatto), faccio una mini trasferta o viaggio (ovviamente non fatto). La cosa in più che voglio fare questa volta è cambiare qualcosa anche nel mio modo di comunicarmi.
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Così ho deciso di tornare ad usare l'espressione "Abitarsi", una parola che mi ha fatto compagnia dal 2013 al 2015, quando ho iniziato ad essere presente sui social e con un sito mio.

Abitarsi è il primo nome con cui mi sono comunicata al mondo  quando ancora ero un po' costretta a chiamare il mio progetto “olistico” per potermi presentare come qualcuno che non si occupa di abitare in maniera canonica. Adesso credo che i tempi siano cambiati, che non ci sia bisogno di aggiungere un sostantivo che specifichi e imbrigli: occuparsi della bellezza, dell'armonia di una casa e di come ci si sentono dentro i suoi abitanti è in effetti olistico, ma non è più qualcosa di straordinario.
Non è più straordinario parlare di sensibilità, di igiene energetica, di benessere emotivo, di teoria del colore e di rimedi naturali di riequilibrio abbinati alla decorazione d'interni.
Invece di seguire soltanto un desiderio estetico si può andare un pochino più a fondo e progettare un nuovo allestimento basato su qualcosa di autenticamente reale, vissuto, sentito.

Quando abiti la casa come te stesso, come un secondo corpo più grande, ti accorgi inevitabilmente che ti somiglia,  che c’è la tua essenza e quella di chi la condivide con te, un luogo che può sostenerti nei tuoi momenti di cambiamento, nel celebrare la bellezza della creatività, di uno stile autentico, di comodità ed accoglienza, anche se è una casa "di passaggio", anche se non è scritto da nessuna parte che è tua, anche se la vivi solo in parte.
Non importa, è lo spazio dove passi molto del tuo tempo, molta della tua intimità.

 Il mio compito qui è di aiutarti a rendere la tua casa sempre più simile alle tue aspirazioni, valori, desideri, talenti. Da persona altamente sensibile è proprio quello che ho iniziato a fare su di me e sulle case che ho abitato da sempre, ho accumulato esperienza e studio, ed è da li che sono arrivate le soddisfazioni più grandi.
E quindi come si fa ad abitarsi? Partendo dall'ascolto ed accostando agli strumenti progettuali piccole pratiche e rimedi naturali che derivano dalla naturopatia, dal feng shui, dalla mindfulness e dalla tradizione.

E così, tutto il resto segue questa logica di sensibilità, ascolto e bellezza: la scelta di una palette colore, della decorazione, dei tessuti, l’elaborazione di uno stile personale, la scelta e l'abbinamento dei complementi, dell'illuminazione, di un armonia. Tutto si rifà alla bellezza, al piacere dello stare bene, un approccio mindful, un approccio gentile.

Casa è dove ti senti accolt*. Questa è la frase che ho scelto per rappresentare e condividere la mia filosofia in questo ritorno all’essenziale, al semplice di abitarsi.

Nell'espressione "abitarsi" c'è il mio "perchè", che se ci pensi è anche un invito a tenerlo sempre a mente, sempre presente, sempre aggiornato.
Io continuo ad esserci, ad essere presente con i servizi che offro che sono tutti volti a questo, ad aiutarti a rendere la tua casa accogliente davvero andando dritta al punto, seguirti mentre ti prendi cura di lei offrendoti strumenti semplici,  trucchi del mestiere e un pò di leggerezza.
Come posso esserti utile?

qualche consiglio per chi lavora in smart working

16/11/2020

 
Nei casi più felici è una scelta, ma in questo momento è per molti qualcosa di necessario e le nostre case  non erano preparate ad accogliere questo cambiamento.
Succede che puoi perdere la concentrazione, che non riesci a ritagliarti un orario di inizio  e fine  come quando lavoravi fuori casa, e quotidianità e professione si sovrappongano portandoti il lavoro a tavola o in poltrona quando invece avresti bisogno di staccare.
scrivania con oggetti femminili
E’ del tutto normale, esiste un tempo di adattamento alle novità, che siano gradevoli o meno.
E’ inevitabile che le nostre case cambino, si creano spazi e utilizzi nuovi, tempi diversi, ed in questa full immersion nell’ambiente domestico, ormai lo abbiamo compreso bene, la nostra attenzione si posa sulla casa in maniera diversa.
Io lavoro da casa per scelta ma la questione non è poi così diversa, è comunque evidente il bisogno di essere comoda, raccolta, concentrata e rilassata. Mi sono chiesta come le nostre case possano diventare più accoglienti e versatili rispetto a questa ondata di cambiamento, e la risposta migliore  è nelle cose più semplici, soprattutto in questo caso serve di agire sui nostri spazi in maniera gentile ma veloce, definendo lo spazio e aiutandoci a scandire un tempo, possibilmente senza fare nuovi acquisti o intraprendere grandi lavori.
Quindi, come possiamo agire per renderci più comodo il lavoro da casa?
Definisci con la luce lo spazio che dedichi alla tua attività.
Se non hai una stanza dedicata ma stai magari utilizzando il tavolo della cucina o una piccola scrivania nella tua camera da letto, puoi utilizzare l’illuminazione per definire quello spazio e quel tempo. Quando sei sotto la luce di una lampada non solo faciliti i tuoi occhi a rilassarsi ma immediatamente si definisce uno spazio circoscritto e raccolto che crea un area e la differenzia in qualche modo dal resto della stanza.
Utilizza una  lampada che puoi spostare; da scrivania, da tavolo o da terra, che definisce il tuo spazio-lavoro.
Organizza la scrivania solo per il tempo necessario.
Si, ti sto chiedendo in pratica di “apparecchiare e sparecchiare” proprio come quando pranzi, solo organizzando il tuo spazio per il lavoro. In ufficio hai il pc, un portamatite, un quaderno e un calendario? Bene, non farteli mancare nemmeno  sulla tua postazione casalinga. Se lavori dal tavolo di cucina puoi utilizzare una scatola dove riporre tutto quello che ti serve a fine giornata. Questo ti aiuta a definire e scandire sia lo spazio che il tempo da dedicare al lavoro ed a mantenere l’ordine, ed alla sera riappropriarti di un ambiente distensivo che non associ al lavoro.
Scegli un olio essenziale da diffondere.
Gli olii essenziali ci aiutano nella concentrazione e danno una sensazione di benessere e cura che è davvero un portento per il tono dell’umore. Il profumo e le proprietà benefiche degli oli essenziali, insieme al quel senso di coccola e confort della luce del fuoco di una piccola tealight possono trovare posto accanto a te sulla scrivania ed aiutarti anche a scandire il tempo; una candelina tealight infatti rimane accesa per circa 3 o 4 ore. Come scegliere l’olio essenziale più adatto a te? Semplice! Con il naso!
Quello che ci evoca e come ci fa sentire un profumo è qualcosa di estremamente soggettivo, se in casa ci sono bambini piccoli però i migliori sono la lavanda ed il mandarino dolce.
Fai spazio agli oggetti che ami.
Il declutter serve sempre, dedicati qualche minuto ogni giorno per togliere almeno dalla vista ciò che non è essenziale, fa che sul tuo piano di lavoro ci sia davvero solo ciò che ti serve, e che gli oggetti che ti utilizzi siano i migliori che hai. In ufficio magari non puoi portare gli oggetti che più ami ma sulla tua scrivania ma a casa si, quindi non farti mancare quel portapenne di cui ti sei innamorata, la tua tazza e il tuo cuscino preferiti, quella candela profumata, e magari in palette con il tuo colore preferito! A casa puoi!
Sentiti libera di esprimerti e ispirarti attraverso ciò che ti piace.
Una cosa che ho fatto e che per me funziona è tenere sul tavolo da cui lavoro un collage di immagini che rappresentano visivamente (ed emotivamente) i miei obbiettivi di questo 2020 che volge quasi al termine. Potresti fare lo stesso semplicemente stampando delle immagini che ti danno ispirazione e rinforzino la tua motivazione.
scrivania con lavagnetta
Questo è quello che mi sento di consigliarti per far si che la tua casa possa accogliere anche nuove attività come lo smart working, ma sono sicura che anche tu hai già messo in atto le tue strategie per adattare la tua casa; ti va di condividerle? Quali accorgimenti hai messo in pratica nei tuoi ambienti?

Perchè abbiamo bisogno di case belle

14/10/2020

 
Ogni volta che mi trovo a parlare di bellezza con qualcuno mi sento come in dovere di spiegare che per me, la bellezza non è qualcosa di superficiale ma un profondo nutrimento.
In realtà se mi guardo intorno conosco moltissime persone per cui la bellezza non è qualcosa di affatto superficiale, specialmente quando si parla di bellezza di un ambiente, di una casa e ancor di più in questo periodo storico di confinamento, di post quarantena e smart working.
Perchè abbiamo bisogno di case belle
Una casa bella, o qualsiasi altro luogo interno non è necessariamente un ambiente ricco, pieno di cose ricercate o di arredi ed oggetti di alto valore economico, nient’affatto, la bellezza sta nella cura, nell’autenticità, la bellezza di un luogo sta, non mi stancherò mai di scriverlo, in quanto bene ti accoglie e ti fa sentire.
E’ un po' come si dice delle persone, “una persona curata” è una persona che ha cura di se, si vuole bene, e questo concetto si può tranquillamente declinare anche sull’ambiente in cui questa persona vive o lavora.


La immagino bella la casa di una persona che si vuole bene, oppure che sta imparando a volersi bene.

Bella perché alla sera c’è la possibilità di modulare la luce in base al proprio livello di stanchezza, perché sul divano è adagiata una coperta in inverno, o perché le tende sono state scelte in base al proprio senso del piacere tattile. Bella perché si tiene ad accogliere un ospite in un buon profumo di olio essenziale e perché a tavola ti apparecchi con una tovaglia di un colore che crea un armonia con il resto dei colori della stanza, oppure una camera dove al mattino hai rifatto il letto con tanti cuscini pensando a quanto ti farà piacere ritrovare quel letto comodo e bello alla sera.

Abbiamo bisogno di bellezza perché non è una cosa superficiale, è cura di se e degli altri, sono gesti d’affetto,  accoglienza, di riconoscenza alla vita al pari della cura della propria salute fisica o emotiva, e poco importa se per me è bello il rosa e il velluto e per te è bello il nero e l’acciaio, la cosa importante è ascoltarsi e  trovare il proprio, bello, il proprio punto di piacevolezza, di coccola, di riconoscimento.

Come si trova il proprio senso di bellezza?

E' una cosa semplice, spontanea, ma occorre farsi alcune domande ed osservarsi con curiosità; qual è l’ultima volta che qualcosa ti ha fatto esclamare “che bello!” , oppure “secondo me è bellissimo”?
Non solo, puoi ispirarti e raccogliere foto di interni in cui immagini di sentirti bene; riviste di settore o il super versatile Pinterest. Io personalmente ho una cartella dove raccolgo il mio concetto di bellezza (la board si chiama Abitarsi, mi trovi come @silvia_homeslover) ed è piena di ispirazione e luoghi che mi fanno sognare, sospirare.
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Cos’è per te bellezza? Come e dove trovi ispirazione?

perchè non ti senti a tuo agio a casa

22/9/2020

 
Non so a te, ma a me è capitato di frequente di non sentirmi a mio agio pressochè in tutte le case che ho abitato.
Poteva essere un periodo di transizione o qualcosa di più duraturo come una condizione, ma la mia sensibilità non mi ha mai permesso di stare a lungo nel disagio senza cercare una soluzione; sono una di quelle persone che ha bisogno di sentirsi a casa, al sicuro.
Anche in una casa “improvvisata” mi sono sentita a mio agio e viceversa mi è capitato di sentirmi fuori posto in luoghi finemente arredati.
perchè non ti senti a tuo agio a casa
Quindi che ho fatto? Mi sono ascoltata cercando di capire i motivi e la relazione con l’ambiente.
Quando la questione è così intimamente personale e non legata soltanto ad una questione di stile, l’ascolto è sempre efficace, l’ho sperimentato su di me e con le persone con cui nel tempo ho lavorato.
Il passo successivo è stato semplicemente adattare lo spazio e me senza che io continuassi ad adattarmi a lui, facendo un pò di sano ripulisti e lavorando sul colore e su stimoli sensoriali ed emozionali per me positivi.

Se anche a te è capitato di non sentirti a tuo agio a casa tua, sappi che i motivi ci sono e ci sono anche le soluzioni. Ho scelto tre tra i motivi-condizione che nella mia esperienza sono i più frequenti quando si prova disagio in relazione all’ambiente domestico, e per ognuno ti indico un incipit da cui partire per trasformare la tua esperienza da uffa a evviva!
La presenza assenza.
Ci abiti ma non ci sei veramente. Ci sono molte cose non tue, o che tu non senti tue. Magari perché ce le hai trovate, oppure convivi ma si vede poco la tua “impronta”. Insomma, vivi in una casa con energia di altri, manca della tua cura e del tuo calore.

Prova così: La prima cosa è un “declutter rispettoso”, nel senso che richiede una certa mediazione se si tratta di oggetti e cose che non appartengono direttamente a te. Ma sono abbastanza sicura che tra queste ce ne siano molte che non servono più o sono praticamente dimenticate. Facendo spazio avrai la possibilità di emergere un po' di più, sembra una banalità ma credimi non lo è. La presenza-assenza ti parla di una mancanza di cura, per cui può giovarti compiere dei piccoli riti quotidiani di piacere, come accenderti delle candele profumate e degli incensi che ti piacciano.
Questo prenderti cura quotidiano ti farà progressivamente venire voglia di interessarti a lei, di vedere di lei (la tua casa) cose che alla luce del fuoco appaiono diverse. In questa fase puoi aprire delle cartelle su pinterest raccogliendo cose che ti piacciono e che vorresti intorno a te; una lista dei desideri intanto, che strada facendo ti aiuterà a cambiare qualcosa davvero.
I grandi cambiamenti
Magari proprio dopo la quarantena i tuoi equilibri hanno fatto un click o qualsiasi altro cambiamento importante è avvenuto nella tua sfera emotiva o nelle abitudini e non ti riconosci più in una casa che è rimasta indietro rispetto a te.

Prova così: Il declutter è sempre il primo passo. Regala o smaltisci cose e oggetti che non ti servono, che non usi, che non ti piacciono. Quando  esci per comprare qualcosa per te, acquista anche qualcosa per la casa, adesso che hai fatto spazio. Non ti sto consigliando di affidarti allo shopping ma di regalarti delle cose che ti diano gioia e rispecchino chi sei adesso, i cambiamenti che hai fatto, o che ti facilitino la vita in questa nuova fase. Una cosa che ho fatto io e che ha funzionato anche per alcune persone con cui ho lavorato è stata mettere in cornice delle frasi motivazionali, di ispirazione o delle citazioni importanti per te. Scegli quelle che quando le leggi senti che la tua energia cresce, testale bene e scegli le migliori. Io lo faccio spesso ed aggiorno a seconda di cosa ho bisogno, l’ultima? “done is better than perfect”!
Non c'è spazio per le coccole
Lavori molto, la sera arrivi stanca/o e non trovi il benvenuto, non trovi quella comodità che potrebbe invece distenderti e ricaricarti, il relax è un momento frettoloso, quasi furtivo. Questo è il caso di chi ha poco tempo per se, con uno stile di vita piuttosto stressante o molte responsabilità

Prova così: Penso sia una delle cose di cui scrivo più spesso: una casa ricca di tessuti è una casa coccolosa.
 E’ così, non si scappa. Poi ogniuno ha il proprio stile preferito e non è per niente necessario riempire la casa di cuscini, ma sceglierli con grande cura e ascolto si. Ti sto consigliando, in pratica, di scegliere di allestire il tuo divano o poltrona con qualche cuscino, un bel plaid, un poggiapiedi, e di regalarti una luce morbida e calda. A volta è sufficiente cambiare la lampadina e una sensazione di confort arriva inaspettata.
Lo stile e il colore sono importanti nel vestire la casa, ma anche la sensazione tattile e il profumo di pulito. Una poltrona soffice, morbida e profumata, con la possibilità di distendere le gambe e abbassare la luce, è un concentrato di endorfine al pari della cioccolata. Se poi ci sorseggi anche una cioccolata è fatta!​​
Ti rivedi in uno di questi profili vero? In quale?
Segui queste piccole indicazioni e fammi sapere come va nei commenti.

Se pensi di mettere subito in pratica una di queste indicazioni non scordare di scattare foto per confrontare il prima con il dopo! Se ti piace il risultato mandami le tue foto a questo indirizzo, sarò felice di pubblicarle sui miei canali ;)
Puoi iniziare scaricando la guida gratuita Abitarsi, è un pdf pieno di piccoli rituali di benessere e crescita da fare in casa, secondo natura.
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