SILVIA RAMALLI
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upcyglin design: la vita sostenibile delle cose

10/9/2022

 
Se ti piace il design e segui blog e riviste di styling hai sicuramente già sentito il termine "upcycling", spesso scambiato erroneamente con "recycling".
Con questo articolo faccio un pò di chiarezza tra termini e ti porto qualche esempio con l'intento di farti venire voglia di impiegare la tua creatività in un modo (davvero) sostenibile.
Scaffalatura da esterni ricavata da pallets
Upcycling, recycling, reuse. Sono sinonimi? No... o nì?
Vado subito al punto facendoti un'esempio.
Finisci la marmellata nel suo vasetto di vetro. Se lavi il vasetto e lo usi per fare lo yogurt in casa, stai facendo riuso. Ovvero non butti il vasetto, lo riusi con la stessa destinazione: contenere qualcosa di alimentare.

Se lavi il vasetto e lo metti nella campana del vetro, fai recycling, perchè verrà fuso e verrà riutilizzato il vetro: il tuo vasetto ritorna materia prima attraverso un processo industriale, che ha un impatto ben preciso e degrada la qualità del materiale ciclo dopo ciclo.

Se lavi il tuo vasetto, lo decori e ne modifichi alcune parti per farlo diventare il diffusore di una lampada progettata da te, stai facendo up-cycling, dove quell'"up" ti dice che hai innalzato/migliorato le qualità di quella cosa, rendendola più interessante, più utile o di maggiore valore rispetto al prodotto di partenza, che magari era rotto o danneggiato, o incompleto etc.
Diffusore di lampade ricavate da barattoli in vetro per alimentari
Quindi upcycling non è una moda, non è uno stile ma una pratica che ha molto di creativo, sia a livello di esperimenti personali che di produzioni su scala più grande.
​
E da dove viene?
Con il  nome Upcycling non da lontano, si parla degli anni immediatamente successivi al 2000 quando con la prima crisi economica ci si è avvicinati ad un impiego della creatività che fosse anche vantaggioso in termini economici e di impatto ambientale, ma a ben vedere i nostri nonni e bisnonni, con il loro proverbiale buonsenso praticavano già l'upcycling senza dargli un nome.
Ci sono state molte grandi personalità dell'interior design che hanno sperimentato in questo senso, dal grandissimo Enzo Mari al suo allievo Paolo Ulian, che ha progettato con questa logica per  aziende come Danese e Le Fabrier, ma anche Martino Gamper, Ron Arad ed altri.
Tuttavia la pratica dell'upcycling è qualcosa di talmente semplice e accessibile che possiamo tutti diventare "designer per un giorno", plasmare materiali, storia, linguaggi secondo esigenze e gusti personali.
Quindi è una manna per la creatività e l'originalità delle nostre case, sì! Ma è anche il modo più chiaro per farci consapevoli ( o conscius, termine molto in voga) di cosa sia realmente sostenibile e cosa non lo sia.
Reduce, reuse, recycle scritto su un post it come promemoria
Quindi quante vite hanno le cose?
Ne possono avere tante, bontà loro. In gergo si dice "ciclo di vita di un prodotto". Quando leggi "questo prodotto è sostenibile" da adesso sai che quell'aggettivo si dovrebbe riferire all'intero ciclo di vita di un prodotto, ovvero:
Concezione - Progettazione - Reperimento materie prime / Produzione - Distribuzione - Utilizzo - Dismissione. 
La sostenibilità di un prodotto non è un idea ma si fonda su calcoli molto precisi che riguardano (anche) le emissioni, l'impatto sull'intero sistema natura, Vegetale-Animale-Umana, su tutto l'arco vitale di un prodotto. 
Ecco che si capisce che, purtroppo, l'aggettivo "sostenibile" è spesso utilizzato in modo pubblicitario, perchè si prende in esame solo una delle fasi del ciclo di vita, di solito quella dell'utilizzo, ma le altre fasi sono quasi sempre oltremodo costose in termini di impatto, quindi conviene farsi conscius davvero!​
Parti di vecchi mobili ridipinte in colori vivaci aspettano di essere riassemblate in modo creativo
Una fonte infinita di ispirazione.
Certamente non è solo la casa o il giardino il campo d'azione della creatività upcyclante, anche e forse soprattutto nella moda si sono viste sperimentazioni interessantissime (John Galliano, Stella McCartney, Dolce e Gabbana...) ed è soprattutto nel guardare, osservare, manipolare che vengono le idee migliori!
Io sono una grande sostenitrice dell'upcycling ormai da un decennio, trovo che una casa acquisti molto senso, significato, contenuto, quando ospita cose originali, personali, che hanno una storia visibile, vite imprevedibili, e la pratica del restyling a cui siamo tutte molto affezionate è , a tutti gli effetti un upcycling estetico.

Ho preparato per te una galleria Pinterest con una scelta di "upcyclings" niente male. Dai un'occhiata e poi dimmi, hai già sperimentato questa pratica in casa tua anche senza sapere come si chiamava vero?

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